I cento motivi per cui amo la città di Marsiglia

1) Ci sono stata molte volte da piccola con mia nonna Adele Galli in Martani, a casa di Marina, una delle sue quattro figlie.
2) Ci sono stata molte volte quand’ero ragazza, da sola.
3) A Marsiglia ci abitavano i miei zii Marina (14 luglio 1932- 14 novembre 2016) ed Emilio (10 febbraio 1924-15 giugno 2002) con i loro figli, Alain e Henri.
4) Ci vive tuttora il figlio Alain e la sua famiglia.
5) Gli zii non ci sono più. E neppure Henri (25 marzo 1955 - 5 giugno 2010) il loro figlio maggiore.
6) Vado a trovare Alain e Brigitte, li amo, abitano nel quartiere Sainte Anne, ottavo arrondissement, zona sud della città.
7) Vado al cimitero a trovare Henri e gli zii.
8) Il cimitero è quello di Mazargues, nono arrondissement, sempre zona sud della città.
9) A fianco c’è anche un grande Cimitero di guerra; da una porticina nascosta si può passare da uno all’altro, ma l’entrata principale è dal Boulevard Michelet.
10) Marsiglia è il mare.
11) Amo le città di porto.
12) Marsiglia è multietnica.
13) Dal porto marittimo puoi prendere traghetto per la Corsica. E non solo.
14) Il porto Vecchio è bellissimo. Oggi anche con l’ Ombrier Miror, bell’idea!
15) Da Vieux Port partono le gite in mare.
16) I pescatori, la mattina, vendono il pesce sui banchetti.
17) Si può visitare il Mucem, sempre con nuovi eventi. Una passerella sospesa conduce a Fort Saint Jean.
18) La cattedrale La Major (occitano) in style neobizantino.
19) Tutt’intorno spazi per passeggiare.
20) Il quartiere Il Panier è come la Boca a Buenos Aires. I migranti arrivavano qui.
21) Il Panier è caratteristico con l’ex ospizio La Vieille Charité adibito oggi a museo e centro culturale.
22) Molte vie di Marsiglia sono in salita.
23) Con la Metro si va dappertutto.
24) I servizi di autobus sono efficienti.
25) Da Castellane arrivi alla Canebière, la via più famosa del centro storico che parte dal quartier des Reformés, quai des Belges e arriva a Boulevard de la Liberation. (Canebière dal provenzale Canebe, che collegava il porto con i campi di canapa. Qui c’erano fabbriche per fare corde e imbracature).
26) Dalla Canebière, passando per Boulevard d’Athène, in dieci minuti si arriva alla stazione Saint Charles, magnifica è la scalinata monumentale di 104 gradini con statue che rappresentano la storia culturale di Marsiglia. Anche statue dedicate ai prodotti provenzali.
27) Course Julien tutto dipinto da Street Artisti. Un quartiere Bobo. Qui andavamo in un piccolo teatro, Athanor, a vedere le rappresentazioni da parte di una piccola compagnia gestita da una signora molto originale di origine corsa che di cognome faceva Casta, il nome non mi viene.
28) Le Vallon des Hauffes, pittoresco villaggio di pescatori vicino al Monumento all’Esercito d’Oriente. Una piccola valle fra la spiaggia dei Catalani e la baia Malmousque.
29) A Marsiglia ho conosciuto la Verdoia e suo marito Attilio.
30) Theophile, questo il suo nobile nome, mi preparava sempre i Pieds Paquets. “o les enfants reveillez vous” quando io e Gio’ dormivamo nella mini-stanza dei miei cugini.
31) Vicino alla zia abitava la famiglia Garcià. Madame Garcià, Pierrette, ma il suo vero nome madrileno era Petra, è deceduta a più di cento anni. A volte, alla sera, gli zii preparavano tavoli fuori dal capannone Peugeot e mangiavamo la pizza amata da Emilio, con acciughe ed olive nere che Marina preparava anche per vicini e amici.
32) Jean Pierre era un bel ragazzo.
33) Ho girato in moto con Henri che comprava le baguettes e le riempiva di burro e cetrioli e le mangiavamo sulla spiaggia.
34) Con lo zio andavo a prendere il vino sfuso, lui lavorava come “pittore di auto “alla Peugeot la cui sede, i primi tempi era propri di fronte al cortiletto dove c’era la casa degli zii.
35) Io ho sempre avuto auto Peugeot a parte la mia prima, una Due Cavalli beige ereditata da mio cugino Sergio, il capostipite dei cugini Martani.
36) Con la zia andavo dalle sue amiche. Oggi rimane in vita soltanto Lina che quest’anno ha compiuto cento anni e si ricorda tutto.
37) A Marsiglia ho imparato bene a parlare francese anche se ero timida.
38) La parlata marsigliese è larga, i parigini non la apprezzano, rivalità fra nord e sud come dappertutto.
39) Marsiglia è in Provenza
40) Su Marsiglia troppi stereotipi, la mafia, i gansters, sì, certo, ai tempi dei film con Lino Ventura. Oggi, omicidi, femminicidi, terrorismo, vandalismo... tutto il mondo è paese...
41) Vicino a Marsiglia c’è Cassis.
42) Lungo la costa, bellissime calanques.
43) La mia più amata si chiama Callelongue (calanca lunga)
44) I libri di Jean Claude Izzo sono ambientati a Marsiglia e la descrivono molto bene.
45) Fabio Montale abita a Callelongue
46) A Callelongue puoi mangiare alla Grotte l’Aiolì.
47) Callelongue è sempre uguale.
48) Il mare sbatte contro le rocce e s’insinua.
49) Il paesaggio è brullo, ma profumato.
50) La rue des Crêtes, bellissima.
51) La Ginestre, altro percorso da Cassis a Marsiglia.
52) Il Pradò.
53) La statua del David, offerta dallo scultore Cantini, copia di quello di Michelangelo, dirige il traffico fra l’Avenue du Prado, la Promenade Pompidou e l’Avenue Pierre Mendès France.
54) La spiaggia del David è accogliente, ci puoi tranquillamente passeggiare.
55) Correre sui prati. Fare ginnastica. Ragazzi con lo Skateboard fanno circonvoluzioni dentro una pista creata per loro.
56) Leggere tutta la mattina in un giorno d’inverno, seduta sui bastioni che guardano il mare, al riparo dal Mistrale.
57) Guardare il mare e non solo dal David.
58) Qui c’è anche il Monumento ad Arthur Rimbaud: le Bateau Ivre.
59) Andare in bicicletta anche con le bici blu elettriche della comunità come capita oggi nelle città europee.
60) Parc Borély.
61) Parc Chanot.
62) Parco del 26esimo Centenario con i quattro giardini, Provenzale, Orientale, Asiatico, Africano.
63) Sulla piazza del parco del Centenario sono scritti i nomi di Marina Emilio Henri Alain...
64) 13008, ottavo arrondissement, 37 Rue Liandier che non so se è lo scrittore e politico o qualcun altro...
65) Anche Callelongue fa parte dell’ottavo arrondissement, quindi è un quartiere di Marsiglia.
66) A Marsiglia ho conosciuto i signori Sciutto. Incredibile, Jolanda era originaria di un paese vicino a Bozzolo (Mantova) dove era nato lo zio Emilio. Si sono scoperti vicini di condominio a Marsiglia!
67) Il signor Sciutto era un musicista.
68) Con le loro figlie siamo rimasti in contatto, Valery et Odille.
69) I signori Sciutto ci hanno ospitato nella loro seconda casa a Varages, nel Var. Bellissime vacanze con le bambine.
70) Le ceneri della signora Sciutto sono fra gli ulivi di Varages, quando ci passiamo le mandiamo un abbraccio.
71) Le ceneri del signor Sciutto sono state disperse alla Pointe Rouge.
72) La Pointe Rouge è un bel luogo, vi abbiamo soggiornato con nostra nipote Asia in un appartamento su Airbnb.
73) Alla Pointe Rouge c’è un cantiere navale.
74) La spiaggia, con le casette dei pescatori intorno, è bella.
75) Dopo le Baumettes che sono le carceri, si arriva al ristorante che si presenta come una vecchia trattoria, Chez Zé; si mangia benissimo, un luogo di pranzi di lavoro. Con Alain e Brigitte ci siamo andati molte volte, anche con i parenti, il giorno prima del funerale di Henri.
76) Da qui parte le chemin de Morgou, che porta appunto alla calanca così chiamata. Percorsa piedi con Gio. Bellissima passeggiata.
77) A Marsiglia c’è la spiaggia dei Catalani.
78) Alexandre Dumas ne parla nel Conte di Montecristo.
79) Edmond Dantes viene portato a Château d’If, una delle isole di fronte a Marsiglia, con Tiboulen, Pomègues, Ratonneau, Parco nazionale du Calanques. Insieme formano l’arcipelago Frioul. A Pomègue c’è la prima azienda biologica d’Europa dove allevano pesce lupo e orate.
80) C’è un battello che si chiama con il nome del Conte che ti porta appunto a Château d’If, carcere dove Edmond ha incontrato l‘abate Faria.
81) La Belle Mère, la Madonna della Guardia domina Marsiglia.
82) La basilica si erge sul Porto Vecchio a 162 mt. sul livello del mare.
83) Dall’ appartamento degli zii si vedeva la Madonna della Guardia illuminata di notte.
84) La Madonna della Guardia si ammira un po’ dappertutto. Protegge le navi ed i marinai e tutti (!?)i marsigliesi.
85) Un trenino ti porta fin su.
86) Soffia il Mistrale. Una volta per poco ci porta via la portiera dell’auto.
87) Io amo il vento.
88) Il cielo è quasi sempre azzurro.
89) Sono una nostalgica.
90) Marsiglia è composta di tanti villaggi provenzali.
91) I quartieri nord sono le banlieues, non le conosco ma mi piace la Porte d’Aix.
92) Da piccola andavo allo zoo al Palais Longchamp con gli zii ed i miei cugini, ora ci sono due musei, di storia naturale e di belle arti.
93) La biblioteca di Marsiglia è bellissima, si chiama Alcazar. Ci sono delle lampade liberty su ogni tavolo.
94) Interessante il quartiere finanziario con il grattacielo di 147 piani, la torre CMA CGM (acronimo di due società, La Compagnie Maritime d’Affrétement e la Compagnia Generale Marittime) ideata dall’architetta iraniana Zaha Hadid (geniale!!)
95) Mi piace Marcel Pagnol scrittore, drammaturgo e regista che ha molto respirato l’aria marsigliese (1895-1974) amo le sue storie, il suo Chateau, la sua Gloire...
96) C’è il quartiere Le Corbusier dove si erge l’edificio “machine à habiter “del famoso architetto svizzero naturalizzato francese Le Courbusier, pseudonimo di un nome e cognome lunghi... ma lui Le Corbu si firmava, a volte anche con il disegno di un corvo...
97) Abbiamo una nostra libreria preferita, si chiama les Arcenaulx dove c’è anche un ristorante: dopo aver ordinato una Bouillabaisse, puoi chiacchierare per tutto il pranzo di libri.
98) Non dimentico La Corniche Kennedy, il lungomare, da percorrere per intero a piedi.
99) A Marsiglia è nato nel 1903, Fernand-Joseph-Desiré Contandin detto Fernandel, don Camillo che discute sempre con Peppone...ma ha diretto ed interpretato moltissimi film.
100) Marsiglia è stata fondata dai Greci nel 600 a.C. con il nome di Massalia; molti reperti archeologici si possono ammirare in vari luoghi della città.

 

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