Dipinti di notte
Il cacciavite Edizioni 1998
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Per noi
Impazziremmo di luce al neon se non esistesse la notte con i suoi silenzi totali,con i suoi mari e le sue meduse.
I nostri corpi si accartoccerebbero nella pesantezza dei dì e gli occhi opachi non saprebbero mettere a fuoco e le parole vecchie cadrebbero senza senso dalle bocche spalancate mentre le mani si rifiuterebbero di ripetere i soliti gesti.
Invece, dopo il viaggio della notte,la luce di nuovo ci accoglie,come rianimati,gli sguardi ricominciano a brillare e la fantasia a navigare e cresce la certezza di poter fare.
Forse accadrà oggi pomeriggio:il blu di Prussia incontrerà il giallo permanente,dando vita ad una meravigliosa tonalità di verde che inonderà la prateria.
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in copertina:
da "I Demoni" di F.Dostoevskij
tela 50x90 pastelli ad olio ed acrilico.
( clicca sulla copertina per leggere )
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Ella vorrebbe essere più che avere, per questo non si è mai rassegnata al proprio lavoro, quell'ossessivo spostare merce di qui e di là . Nel suo trafficare ricerca l'incontro con le persone, certi contatti di idee e di pelle che la gratificano assai più d'un buon incasso a fine giornata.
Se avesse concluso i suoi studi di medicina si sarebbe dedicata alle persone e non alle cose come fa da anni per la maggior parte del tempo, Voi non ditele però che un lavoro vale l'altro. Dentro di lei giace un'umanità inutilizzata che potrebbe anche esplodere. Io spero che la deflagrazione positiva avvenga un giorno o l'altro, lo dico per la sua salute-salvezza: infatti la sua vita è decisamente caratterizzata da una forte escursione termica tra il giorno e la notte, fenomeno che, come sapete, causa lo spaccamento delle rocce contenenti materiali chiari e scuri...
In effetti aver costretto l'Io a virare rotta, obbligandolo ad altro "cercare", impacchettando la propria indole e legandola ben stretta con il filo di ferro, ha creato, a lungo andare, dei buchi neri che in qualche modo è stato necessario colmare. Ecco l'esigenza dello scrivere e del dipingere anche se non solo di parole e di colori si tratta.. Sembrerebbe molto banale questa cosa di riempire dei buchi, ma non lo è affatto. E' stato un ritorno alle origini il suo approdare all'arte.
Un tentativo, come diciamo noi, di far riaffiorare l'Io dal superego, verso una piena realizzazione del sè individuale.
Il suo navigare in rete con codici apparentemente dissonanti rivelatori di un Io frammentario come: "commerciante", "amante", "Mistrale", "clorofilla", "nessuno" o più semplicemente "Nunzia", conferma la mia idea d'una persona in perenne tensione "verso".
Io, che sono il suo psicanalista e la conosco profondamente da anni, anche se ritengo che il suo carattere abbia dei tratti di tipo autistico, non la considero per nulla un caso clinico e la tratto soltanto con dolcezza, essendo lei un caso tipicamente umano.
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G.C.
Per noi
Impazziremmo di luce al neon se non esistesse la notte con i suoi silenzi totali,con i suoi mari e le sue meduse.
I nostri corpi si accartoccerebbero nella pesantezza dei dì e gli occhi opachi non saprebbero mettere a fuoco e le parole vecchie cadrebbero senza senso dalle bocche spalancate mentre le mani si rifiuterebbero di ripetere i soliti gesti.
Invece, dopo il viaggio della notte,la luce di nuovo ci accoglie,come rianimati,gli sguardi ricominciano a brillare e la fantasia a navigare e cresce la certezza di poter fare.
Forse accadrà oggi pomeriggio:il blu di Prussia incontrerà il giallo permanente,dando vita ad una meravigliosa tonalità di verde che inonderà la prateria.
in copertina:
da "I Demoni" di F.Dostoevskij
tela 50x90 pastelli ad olio ed acrilico.
Ella vorrebbe essere più che avere, per questo non si è mai rassegnata al proprio lavoro, quell'ossessivo spostare merce di qui e di là . Nel suo trafficare ricerca l'incontro con le persone, certi contatti di idee e di pelle che la gratificano assai più d'un buon incasso a fine giornata.
Se avesse concluso i suoi studi di medicina si sarebbe dedicata alle persone e non alle cose come fa da anni per la maggior parte del tempo, Voi non ditele però che un lavoro vale l'altro. Dentro di lei giace un'umanità inutilizzata che potrebbe anche esplodere. Io spero che la deflagrazione positiva avvenga un giorno o l'altro, lo dico per la sua salute-salvezza: infatti la sua vita è decisamente caratterizzata da una forte escursione termica tra il giorno e la notte, fenomeno che, come sapete, causa lo spaccamento delle rocce contenenti materiali chiari e scuri...
In effetti aver costretto l'Io a virare rotta, obbligandolo ad altro "cercare", impacchettando la propria indole e legandola ben stretta con il filo di ferro, ha creato, a lungo andare, dei buchi neri che in qualche modo è stato necessario colmare. Ecco l'esigenza dello scrivere e del dipingere anche se non solo di parole e di colori si tratta.. Sembrerebbe molto banale questa cosa di riempire dei buchi, ma non lo è affatto. E' stato un ritorno alle origini il suo approdare all'arte.
Un tentativo, come diciamo noi, di far riaffiorare l'Io dal superego, verso una piena realizzazione del sè individuale.
Il suo navigare in rete con codici apparentemente dissonanti rivelatori di un Io frammentario come: "commerciante", "amante", "Mistrale", "clorofilla", "nessuno" o più semplicemente "Nunzia", conferma la mia idea d'una persona in perenne tensione "verso".
Io, che sono il suo psicanalista e la conosco profondamente da anni, anche se ritengo che il suo carattere abbia dei tratti di tipo autistico, non la considero per nulla un caso clinico e la tratto soltanto con dolcezza, essendo lei un caso tipicamente umano.
G.C.
( clicca sulla copertina per leggere )